Pocket Monsters the Animation – i ricordi di Jessie

Dialogo proveniente da Pocket Monsters the Animation, i libri scritti da Takeshi Shudo, creatore dell’Anime Pokémon

Questa scena racconta il primo incarico di Jessie per il Team Rocket:

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< La voce che veniva dagli altoparlanti era la tua? >

Chiese Sakura a Jessie.

< Oh, mi hai riconosciuta? > Jessie sembrava felice.

< Dove lo hai imparato? >

< Da sola. >

< Si può riuscire così bene imparando da se stessi? >

< Ho dovuto farlo, per alcune ragioni. Ogni volta che devo imparare qualcosa devo sempre arrangiarmi da sola…non posso contare su nessun altro. > sembrava che Jessie fosse persa nei suoi ricordi

Quanto al fatto di essere una presentatrice radiofonica, Jessie non ha rivali.

Una volta, nella sua tarda adolescenza, si era travestita da conduttrice di una stazione radiofonica.

Il programma era “I 100 Pokémon più popolari”…il suo lavoro era classificare alcuni pokémon nella top 10, il che aveva lo scopo di mantenere alti i prezzi di alcuni pokémon rubati dal Team Rocket.

A proposito, nella falsa top 3 c’erano Shellder, Paras e Magnemite.

Era quasi impossibile che quei pokémon si trovassero ancora nella top 10.

Anche se nel programma venivano dette solo sciocchezze, nessuno mise in dubbio la voce di Jessie.

La sua voce era quella di una professionista-nazionale di classe.

Conunque, non sapremo mai quanto lei si sia esercitata per raggiungere tale livello, anche solo per quei pochi minuti di trasmissione

Quel giorno – I 100 pokémon più popolari del 3 Marzo, in un certo anno- la voce di Jessie attraversò il paese. Non sapendo che fosse la sua, persone provenienti da tutto il paese sentirono la voce di Jessie e persero il loro cuore in essa.

Solo per quell’unico giorno, la sua voce era un vero fiore, anche se quel che diceva era un fiore falso.

Jessie non dimenticherà mai quel giorno. Anche se ha parlato poco, é una preziosa memoria di una sua passata festa di Hinamatsuri.

< Rievocare i tuoi ricordi del passato é bello, naturalmente… > James, che ha tanti ricordi quanto quelli di Jessie, le mise una mano sulla spalla… < …ma ciò che dobbiamo guardare prima é il nostro presente… >

< Hai ragione. > Jessie gli sorrise dolcemente.